Paddle: la crescita della disciplina sportiva
La popolarità del paddle, sport simile al tennis ma profondamente differente sul piano delle modalità di gioco, sta crescendo a dismisura. Anno dopo anno, infatti, sono sempre di più gli appassionati che, in qualità di semplici amatori o di veri e propri professionisti, scelgono di partecipare a tornei e competizioni ufficiali. Già, perché alla pari di un qualsiasi altro sport anche per paddle sono previste manifestazioni e tornei specialistici destinati al coinvolgimento del grande pubblico. A dimostrazione di come il paddle stia crescendo a dismisura, è sufficiente ricordare come da anni, oramai, si parli della possibilità di introdurlo alle Olimpiadi, rassegna sportiva che, in fin dei conti, di tanto in tanto accetta tra le discipline olimpiche nuove pratiche sportive. Le caratteristiche del paddle, dopotutto, lo rendono uno sport perfetto per le competizioni di alto livello: il campo è relativamente più piccolo rispetto a quello del tennis (dimensioni ridotte di circa un terzo, con i campi da tennis che arrivano a misurare più di 260 metri quadrati e quelli di paddle che toccano al massimo i 200 metri quadri), ma l’adrenalina di giocare nel classico uno contro uno o due contro due non ha prezzo. Anche gli strumenti utilizzati durante i match sono relativamente differenti: se nel tennis si usa la classica racchetta retata, nel paddle si utilizza una racchetta più piccola e con i fori. Persino la pallina, nel paddle, presenta dimensioni minori, oltre a risultare più morbida e allo stesso tempo più leggera. Ma quali sono le caratteristiche di un campo da paddle? E quali passaggi bisognerà rispettare affinché si possa costruire un impianto di questo tipo?
Campo da paddle: caratteristiche e tipologie
Prima di procedere con l’analisi degli iter burocratici, soffermiamoci sulle distinzioni che caratterizzano i campi da paddle. Nella fattispecie, è necessario suddividere i campi in due differenti tipologie: i campi da paddle fissi, i quali, come si può intuire, consistono in impianti murari impossibili da smontare, e i campi da paddle da esibizione, soggetti a montaggio, smontaggio e spostamento. Bisogna però sottolineare come le misure dei campi non siano soggette a variazioni da una tipologia di impianto all’altro, con i valori di larghezza che non superano i 10 metri e quelli di lunghezza pari a circa 20 metri. Attorno al campo è presente una lunga recinzione metallica, fondamentale per evitare che la pallina fuoriesca dall’impianto durante una competizione. Le pareti del campo sono alte all’incirca 3 metri, mentre la copertura superiore tocca i 7 metri complessivi. Dal punto di vista dei materiali utilizzati per la concezione degli impianti, i campi paddle2> possono presentare spesse pareti murarie (nel caso in cui gli impianti stessi siano stati costruiti mediante l’utilizzo di laterizi) o, al contrario, pannelli più leggeri concepiti con elementi sintetici; i campi in laterizio, logicamente, apparteranno a impianti di tipo fisso, mentre i secondi apparterranno alla tipologia degli impianti mobili da competizione.
Costruire un campo da paddle: permessi e autorizzazioni
Al fine di costruire un impianto solido e completamente a norma, i diretti interessati (ossia il proprietario del terreno o l’impresa costruttrice) dovranno vantare necessariamente appositi permessi comunali. Se così non fosse, né l’impianto fisso né quello mobile potrebbero essere realizzati, il che obbliga a recarsi presso il comune per richiedere la singola autorizzazione. Nello specifico, stiamo parlando di un documento fondamentale quale la certificazione di inizio attività, che non può essere concessa alle ditte o ai privati che non intendono rispettare le norme edilizie. Per conoscere le normative in vigore, i cittadini o le ditte impegnate nella costruzione devono recarsi presso lo sportello unico dell’edilizia, collocato all’interno degli uffici comunali. Ed è proprio tramite lo sportello che diviene possibile conoscere approfonditamente le norme e le leggi del caso, evitando quindi di incorrere in eventuali sanzioni economiche. Bisogna anche sottolineare come in generale, quando vi è un progettista o un’impresa ad occuparsi della realizzazione del campo da paddle, siano proprio i professionisti edilizi ad occuparsi delle varie richieste dei permessi nei confronti del comune.
Realizzazione campo da paddle: a chi rivolgersi
Il campo da paddle, dunque, presenta particolarità uniche, e ciò vale sia per gli impianti fissi che per gli impianti mobili. A fronte di tali peculiarità, è essenziale affidare i lavori di costruzione dei campi a ditte specializzate: se così non fosse, si rischierebbe di rimandare il lavoro a semplici imprese edili che, per quanto competenti, potrebbero non conoscere in profondità il settore in questione. Ecco per quale motivo diviene fondamentale rivolgersi a un’azienda specializzata come Servizi Edili Roma, la quale, attiva nell’area laziale, è in grado di portare a termine impianti entrambe le tipologie di impianti di paddle garantendo ai clienti la realizzazione chiavi in mano. L’eventuale progettazione di un impianto simile rappresenta un investimento di grande importanza, soprattutto a fronte della crescita della disciplina sportiva.